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04 Lug 2019
All’importante presentazione del 6* Rapporto Annuale sulla ECONOMIA DEL MARE si è sentita molto la assenza del Governo.
Un Paese che da 18 anni non cresce e che in questi 18 anni ha perso oltre 20 punti di PIL pro-capite rispetto alla media europea dovrebbe cercare col lanternino tutte le possibilità di maggiore crescita economica.
Un settore che potrebbe dare di più solo se fosse governato bene è sicuramente quello della Economia del Mare e della logistica.
Il Canale di Suez macina record. Secondo stime di SRM la Belt& Road Initiative aumenterà il PIL Mondiale nei prossimi due decenni ma l’Italia è divisa sugli investimenti in infrastrutture e sulle concessioni.
L’unica novità positiva è’ rappresentata dal Movimento SITAV nato a Torino il 10 Novembre dello scorso anno su mia iniziativa.
Le previsioni danno una crescita della economia del Mare del 3,5 almeno sino al 2023. L’Italia è un ponte strategico tra l’economia dell’Est Asiatico, del Medio Oriente e dell’Africa verso il più grande Mercato di consumi del mondo, l’Europa. Nella economia del Mare che cresce e che sta beneficiando i porti del Nord Africa e della Spagna solo i porti italiani non riescono ad acquisire maggiori traffici.
Le dimissioni del Vice Ministro Rixi, che stava lavorando molto bene, hanno rallentato e bloccato il miglioramento nel sistema dei controlli che operano in ogni porto. Così l’Italia continua a perdere traffici, che valgono almeno 6miliardi di PIL, verso i porti del Nord Europa.
Un Paese impoverito dalla stagnazione dei primi due decenni del Millennio deve avere come primo obiettivo la crescita della economia e del lavoro. Dalla economia del Mare e dalla logistica può arrivare un importante contributo solo se il Governo si impegnerà a consentirlo.
Così Mino Giachino, leader del Movimento SITAV, ha commentato con igiornalisti la presentazione dello Studio SRM della Economia del Mare.
Mino Giachino, leader SITAV SILAVORO e presidente Saimare.